lunedì 21 settembre 2015

Lettera a N

Premessa:

Ho scritto questa lettera qualche giorno fa... o meglio... era ormai mattina. Pensavo che il "destinatario" nascesse quella notte. Ma è nato un'ora e mezza fa.
Ecco che è arrivato il momento di pubblicare queste poche righe nascono dal cuore... senza rabbia ma con solo un po' di rammarico.


Lettera a N.

Oggi tutto cambia, di nuovo.
Tutto è nuovo per te al quale voglio addossare le colpe dei miei insuccessi e delle mie mancanze. Sono passati tanti mesi da quando tua Mamma mi ha dato la notizia che tu saresti diventato il centro della sua vita... e un po' mi imbarazzo e quasi ti invidio perché una volta tutto questo amore che oggi tu ricevi era destinato a me.
Ti confesso che ero come te... indifeso, fragile e perché no anche capriccioso. Piangevo tutte le notti... e tante altre notti ho pianto e questa durante la quale scrivo non sarà di certo l'ultima.
Ora non posso dire come sarà quando ti incontrerò, perché tanto lo farò. Sarà strano incrociare il tuo sguardo... ancor più strano vedere Lei che ti guarda con gli occhi dell'amore vero, indissolubile!
Non so se l'ho amata come tu l'amerai. Ho fatto tantissimi errori che non ripeterei... è facile dirlo, ora... ma è così.
Sei tra le sue braccia, che ancora immagino bambine, e dove prima la mia pelle toccava la sua ora ci sei tu! È una mancanza inconsolabile non tanto per l'amore e le piccole cose condivise ma per la sicura quotidianità che mi teneva vicino a Lei.
Ebbe cura di me quando ero per terra e pensavo che pure l'aria fosse troppo pesante e non mi permettesse di rialzarmi. Mi imboccava quando non mangiavo e rimboccava le coperte per farmi dormire quando ero troppo stanco anche solo per regalarle un sorriso. Ha sofferto ciò che io non riuscivo a soffrire... non me ne vergogno... ho avuto bisogno di lei sempre e ho afferrato con forza ( che poi mi dava lei ) la mano che mi tese.
Ero intrattabile, insopportabile ed era lì cazzo. Era come mia Mamma e adesso è la Tua!
Abbiamo litigato, troppo, e le cose che le dicevo ora sono un'eco assordante... mi trapanano la testa e non riesco a scordarle.

Un giorno se n'è andata. E non è più tornata.
Non glie ne faccio una colpa. Anzi la colpa è la mia! Perché ci sono stati tanti abbracci non dati, parole non dette e discorsi malamente evitati.
Sappi che sarò per sempre legato a lei e sarò legato anche a te perché sei Lei.
Forse dovevo cedere all'acquisto di quelle scarpe minuscole... che ora avrà tra le mani e penserà se staranno bene con quel completo che vi hanno regalato i suoi amici.

Allora ora la Sua vita è diventata Tua abbi cura, quando sarà, di lei.

Vostro



F.

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